Cos'è?
liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile
testo e regia Emma Dante
con Salvatore D’Onofrio, Carmine Maringola
Emma Dante rilegge in chiave originale una delle novelle più celebri della raccolta con cui Giambattista Basile creò un capolavoro della tradizione letteraria italiana e mondiale. Il napoletano del Basile, nutrito di espressioni gergali, proverbi e invettive popolari, produce modi e forme teatrali, tra lazzi della commedia dell’arte ed echi shakespeariani. La novella parla di un re che s’innamora, ingannato, di una vecchia. Trasformata in una splendida ragazza dall’incantesimo di una fata, la “giovane” dirà all’altra sorella di essersi fatta scorticare per diventare così bella… Seguendo la tradizione settecentesca, Emma Dante affida a due uomini i tre ruoli delle sorelle e del re. In uno spazio segnato da pochi arredi, con un castello in miniatura ad evocare il sogno, le due “vecchie”, per trascorrere il tempo, mettono in scena quell’antica fiaba che vorrebbe insegnare alle donne a non esser vanitose, alle vecchie ad avere il senso del ridicolo e agli uomini a non inseguire le apparenze.